venerdì 30 settembre 2011

Non era così che...



Non era così che immaginavo il mio post-laurea: il senso di vuoto che mi assale, lo sconforto, quel dolore che mi opprime il petto e non va via, quell'onnipresente senso di smarrimento e di essere sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, di essere completamente sbagliato.
Sono deluso da tutto e da tutti, da me stesso in primis. Non mi riconosco più.
Ogni giorno che passa mi sforzo di pensare positivo e invece sento solo il rumore dei miei pezzi in frantumi. Non trovo altro che silenzi che pesano come macigni. Oppressione! Inadeguatezza!
Ho solo voglia di mollare tutto e andare via. Ho la tentazione di scappare per l'ennesima volta per sentirmi vivo, per non sentirmi la morte dentro e tutto questo dolore che si ispessisce fino a diventare la mia gabbia dorata e le mie catene. Niente va come vorrei nonostante tutti i miei sforzi.
So che cambiando prospettiva dovrei ritenermi fortunato perché in fondo sono ancora "giovane", in salute, con una famiglia che, nonostante il fiele che mi fa buttare ogni volta, mi vuole bene, con un "futuro" che mi aspetta, con delle qualità nascoste piuttosto bene ma ci sono (almeno credo), eccetera e eccetera; ma tutto ciò mi sembra una magra consolazione, anzi chiamiamo le cose con il proprio nome: mi sembra la concezione del perdente rassegnato sfigato di turno.

Quello che leggete sopra l'ho scritto sul mio vecchio blog il 17 maggio 2011, riporto questo stesso stralcio perché  oggi lo riscriverei tutto uguale. 
Non è cambiato un granché, solo: un'estate pessima, un folle progetto rimandato al 28 febbraio 2012 nonostante il mio impegno che in alcuni giorni, lo ammetto, ha rasentato la maniacalità estrema; colloqui di lavoro pari a zero nonostante l'immensa mole di curricula inviati a destra e a manca, finanche dall'almalaurea le uniche cose che mi inviano sono master di dubbia utilità e che costano un occhio della testa; autostima in picchiata libera e dulcis in fundo il mio futuro che fa sempre più ciao ciao con la manina per non dire che mi alza direttamente il dito medio con tanta nonchalance.
Ma voi sapete che finanche Morfeo mi è ostile?  Ho sognato di fare da segretario tuttofare al Cavaliere Mascherato, detto anche Nano Fardato di (H)Ar(d)core, tentando anche di convincerlo a dimettersi e giuro che ad un certo punto m'ha fatto pure pena, ma niente neanche nel mio sogno si degna a lasciare la poltrona.
Insomma, qua si va di gran carriera verso una Caporetto definitiva, non mi resta che sperare nel 14 e nel 18 ottobre, per poter affermare che sì, c'è un futuro anche per me! Ma, se nessuna delle due va a buon fine è la volta buona che mi arruolo nella Legione Straniera Francese, anzi un eventuale slittamento della notizia che attendo il 14 ottobre alla fine mi farebbe solo girare le scatole ma sopporterei. Invece, nel caso che la notizia che attendo per il 18 risulti negativa, non vi nego che la prima cosa che mi viene in mente è che campo a fare, tanto ormai! Sì, non riesco ad essere ottimista, qualcuno mi accuserà di esagerare, ma il fatto è che sono veramente esausto, sono sfiancato e se non mi rimane neanche quel sogno a cui aggrapparmi, getto la spugna sul serio e quindi la migliore ipotesi è una tra: l'arruolarmi nella Legione Straniera Francese, immolarmi per una giusta causa (Jan Palach, Thích Quàng Ðùc, Alfredo Ormando) o semplicemente far calare il sipario su questo dramma.

Di sicuro sono io che sono sbagliato, perché se dopo tutto questo tempo ancora non è cambiato niente, la colpa per forza deve essere mia. Perché se non fosse così, di chi mai potrebbe essere la colpa?

giovedì 29 settembre 2011

Nessuna certezza


Vai via da qui
e la solitudine
diventa un’ombra che
scava nell’anima
e io così
voglio distruggerla
cercando intorno a me
solo la musica.

Manchi tu, manchi tu, manchi tu qui con me
manchi tu, manchi tu, manchi tu
non ci sei più e non so più perché.

Vorrei uscire stanotte,
dimenticare il tuo nome.

Dimmi che
ci sono io per te
in questa vita che
nessuna certezza mi dà,
manda via
la solitudine
finché la musica
solo per noi suonerà.


Parole
camaleontiche
diventano note
scavate nell’anima;
è come se
ogni parola che
parli d’amore
diventi musica.

Manchi tu, manchi tu, manchi tu qui con me
manchi tu, manchi tu, manchi tu
non ci sei più e non so più perché.

Vorrei uscire stanotte,
dimenticare il tuo nome.
 
 Dimmi che
ci sono io per te
in questa vita che
nessuna certezza mi dà,
manda via
la solitudine
finché la musica
solo per noi suonerà.
Finché la musica
solo per noi suonerà.
Finché la musica
solo per noi suonerà.

Tiromancino feat Elisa feat Meg (Nessuna certezza - Album: In continuo movimento - Anno: 2002)

mercoledì 28 settembre 2011

Ipocrisia e altre "amenità" del genere

La rabbia ha lasciato in parte il posto alla delusione. Sì, sono molto deluso da me stesso e per questo sono furioso. Io, il paladino della chiarezza e della sincerità ad ogni costo sono un grandissimo ipocrita. Ipocrita perché non sono stato chiaro e sincero in primis con me stesso, in secundis con la persona a cui tengo di più. Non ho voluto ammettere a me stesso che ero e sono spaventato, che avevo ed ho una maledetta paura. Non ho voluto ammettere di non essere capace a gestire la mia forte preoccupazione, di non essere assolutamente in grado di tenere tutto sotto controllo. Farlo tardivamente non cambierà le cose perché ormai quel che è fatto è fatto.
Volevo mostrarmi coraggioso, paziente e fiducioso, invece niente. Sono esploso e ho combinato un pasticcio di cui ancora non conosco la gravità e l'entità dei danni. Ho già provato a porre rimedio presso le dovute sedi, ma non so con quale risultato visto che tutto tace. Se fossi stato coerente con quanto vado predicando, tutto ciò non sarebbe successo e tutti gli interessati sarebbero sereni. Potrei giustificarmi dicendo che il mio intento era a fin di bene, ma dato il risultato non oso immaginare se l'avessi fatto con malizia e con cattiveria. Il fatto è che sono furioso con me stesso per questo ennesimo scivolone, perché non posso permettermi il lusso di sbagliare, soprattutto quando in ballo ci sono delle persone con dei sentimenti. Si dice che errare è umano, perseverare è diabolico. Dunque, avendo già commesso errori simili e pure con la stessa persona, significa che sono proprio un cretino elevato al cubo perché dagli sbagli precedenti non ho imparato assolutamente niente, ciò quindi rappresenta un fallimento bello pesante per me. Sono profondamente deluso da me stesso.
Ieri mi sono preso una pausa dal blog, dai miei 5 minuti di riflessione quotidiana su me stesso, perché non avevo voglia di tirare le somme, pensando che magari mi sarebbe pesato di meno nel tirare le somme oggi. Insomma mi sono affidato alla possibilità che non pensandoci, il misfatto si sarebbe automaticamente cancellato da solo per magia. Balle! È invece qui che pesa come un macigno e se mi schiacciasse mi farebbe pure un favore. Ma perché ci si complica la vita?

lunedì 26 settembre 2011

Mi dissocio da me stesso: voglio il divorzio!

Sono arrabbiato.
Sono molto arrabbiato.
Sono molto arrabbiato con me stesso.
Sono molto arrabbiato con me stesso, voglio prendermi a pugni.
Sono molto arrabbiato con me stesso, voglio prendermi a pugni: mi odio.
Sono molto arrabbiato con me stesso, voglio prendermi a pugni: mi odio quando sono così stupido.
Sono molto arrabbiato con me stesso, voglio prendermi a pugni: mi odio quando sono così dannatamente stupido.

sabato 24 settembre 2011

La "temutissima" listaouting ovvero la stupidità in salsa lgbt


Ieri, poco prima delle 10, gli occhi dell'intera comunità lgbt italiana e non solo sono stati puntati su una fantomatica prima lista di dieci nomi di politici italiani dichiaratamente omofobi ma segretamente gay. Pur non amando la pratica dell'outing, ossia il dichiarare pubblicamente la sessualità di una persona senza il suo permesso, pensavo (e penso) che smascherare l'ipocrisia di quei politici italiani, clero, personaggi pubblici, ecc. che pur essendo gay sono omofobi e combattono contro i diritti dei gay, fosse un'azione dolorosissima ma necessaria. Necessaria per dare una scossa a questo paese che ogni giorno che passa è sempre più alla deriva. Invece, la tanto temutissima lista outing si è sciolta come neve al sole grazie alla sua inconsistenza e mancanza di serietà visto che non riporta prove tangibili di ciò che si afferma. La "listaouting" così com'è stata pubblicata risulta inutile perché senza prove è solo un mero elenco, talmente sterile da non provocare alcun cambiamento nel panorama politico italiano, suvvia chi volete che presti così attenzione e proceda sul serio per vie legali?
Inoltre, mostra l'incapacità del movimento lgbt di attuare una politica comune e seria per il riconoscimento dei propri diritti civili, mostrando la comunità spaccata, divisa, poco credibile nelle proprie battaglie, una sorta di armata Brancaleone allo sbaraglio.
Senza parlare del fatto che è un terribile autogol culturale e mediatico che nuoce anche all’immagine della rete come veicolo di trasparenza [ilNichilista]. Sì, questa mossa è stato un vero e proprio suicidio che lede sia la giusta causa lgbt che i principi su cui si fonda il web 2.0 [Piovono Rane]. Si è cercato di imitare maldestramente quanto ha fatto WikiLeaks di Julian Assange e ci si è messi allo stesso livello (basso per non dire sotto terra) di pseudo-giornali come ad esempio Libero.
Se fosse stata un'operazione seria, sarebbe bastato accompagnare la lista dalle prove, riportando, inoltre, tutte le dichiarazioni omofobe dei diretti interessati al fine di evidenziare le incongruenze e le ipocrisie dei loro comportamenti che danneggiano i diritti dei cittadini omosessuali.
A mio modesto parere, questa farsa è da ricondursi a guerre fraticide tra associazioni gay volte a ricevere un maggiore consenso rispetto alle altre e non a una reale motivazione di una battaglia per i diritti civili del mondo lgbt.

venerdì 23 settembre 2011

Si avvisano i gentili lettori...


Come da titolo, si avvisano i gentili lettori che oggi a causa del poco tempo a mia disposizione il post odierno non ci sarà, né una canzone che in genere rispecchia la mia giornata o un mio stato d'animo (e bene sì, le canzoni che metto hanno un filo logico tutto mio). Spero di riuscirlo a finire di scrivere questa notte causa insonnia che mi tormenta o domani. Comunque per rimanere in tema sulla scottante (ma de che?) lista outing dei dieci politici italiani omofobi, ecco un bel video musicale di Colton Ford (sempre b(u)ono e bravo. Colton I love you so much! Così magari RdS si ingelosisce un po' e si decide di venire a prendere tutto il resto, visto che il mio corazon già ce l'ha. Seeeeeeee credici che si ingelosisca!).
In questo video, il bravissimo Colton canta No One di Alicia Keys. Il video è ambientato in un bagno pubblico ed è dedicato al politico americano omofobo e gay Larry Craig arrestato e condannato per atti osceni in un bagno pubblico mentre cercava di trattare per una prestazione sessuale con un poliziotto travestito da prostituto. Da quello che ho capito, prima si è dichiarato colpevole poi ha tentato di ritirare la sua colpevolezza dicendo che era stato frainteso perché si era chinato a raccogliere un pezzo di carta che gli era caduto a terra (ma una volta non era la saponetta?). La sua storia è stata raccontata nel documentario Outrage del 2009 e dal Newsweek del 7 giugno 2010, insieme a tante altre storie simili.
Colton sei troppo avanti! Con questo video e la dedica finale hai conquistato un sacco di punti ai miei occhi, attento RdS! :-p

giovedì 22 settembre 2011

Col nome giusto


Se la lontananza è come il vento
nel tepore apatico di questa passione,
non sorprenderanno più fiamme inattese
sotto la cenere alcun sogno combustibile.


Nel punto più alto di questo monte inquieto
il blu festoso dell'oceano strappa alle mie labbra un sorriso.


Spero che un giorno smetterai di fare confusione 
tra il dolore ed il piacere,
la paura ed il bisogno di ferire
son certo che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto
e ritrovata serenità.


Se la lontananza è come il vento
su trame morbide di vele spiegate.
Soffierà in direzione contraria a ogni dove
oltre ogni logica di navigazione.

Nel punto più alto di questo monte inquieto
il blu festoso dell'oceano strappa alle mie labbra un segreto.
Spero che un giorno smetterai di fare confusione
tra il dolore ed il piacere,
la paura ed il bisogno di ferire.
Son certo che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto.

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
tra il dolore ed il piacere,
la paura ed il bisogno di ferire.
Son certo che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto
e ritrovata serenità.

Carmen Consoli (Col nome giusto - Album: Elettra - Anno: 2009)

mercoledì 21 settembre 2011

La musichetta d'attesa natalizia al 21 settembre


Oggi, chiamo una scuola pubblica per un'informazione, mi mettono in attesa e parte la tipica musichetta natalizia e pensare che mancano ancora 3 mesi al Natale. Non ce la posso fare. :(

Ps: per la cronaca alla terza telefonata consecutiva (quindi tre volte quell'odiosa canzoncina) riescono a darmi l'informazione giusta. Domani passo a ritirare il mio attestato, che in tempo di crisi si sa è un ottimo surrogato per la carta igienica.

martedì 20 settembre 2011

La quête


Rêver un impossible rêve
Porter le chagrin des départs
Brûler d'une possible fièvre
Partir où personne ne part
Aimer jusqu'à la déchirure
Aimer, même trop, même mal,
Tenter, sans force et sans armure,
D'atteindre l'inaccessible étoile
Telle est ma quête,
Suivre l'étoile
Peu m'importent mes chances
Peu m'importe le temps
Ou ma désespérance
Et puis lutter toujours
Sans questions ni repos
Se damner
Pour l'or d'un mot d'amour
Je ne sais si je serai ce héros
Mais mon coeur serait tranquille
Et les villes s'éclabousseraient de bleu
Parce qu'un malheureux
Brûle encore, bien qu'ayant tout brûlé
Brûle encore, même trop, même mal
Pour atteindre à s'en écarteler
Pour atteindre l'inaccessible étoile.


Sognare un impossibile sogno
Portare il dolore delle partenze
Bruciare di una possibile febbre
Partire per dove nessuno va
Amare fino alla lacerazione
Amare troppo, amare male
Tentare, senza forza e senza armatura
Di raggiungere l'inaccessibile stella
Questa è la mia ricerca
Seguire la stella
Poco m'importa delle mie possibilità
Poco importa del tempo
O della mia disperazione
E poi lottare sempre
Senza domande né riposo
Dannarsi
Per l'oro di una parola d'amore
Io non so se sarò quell'eroe
Ma il mio cuore sarà tranquillo
E le città si schizzeranno di blu
Perché un disgraziato
Brucia ancora, anche se ha tutto bruciato
Brucia ancora, brucia troppo, brucia male
Per cercare di straziarsi
Per raggiungere l'inaccessibile stella.


Jacques Brel (La quête - Album: L'homme de La Mancha - Anno: 1968)

lunedì 19 settembre 2011

Pioggia di settembre


Piove. Guardo le gocce di pioggia che battono forte sul vetro della finestra. L'intenso profumo della terra bagnata penetra nelle mie narici ed è l'unico legame tra me e la realtà. Si alza il vento e incomincia a piovere sempre più forte. Osservo incantato l'acqua che scivola via dal vetro, perso nei miei pensieri. Ho ancora il sapore delle tue labbra sulle mie. Le mordo delicatamente cercando di fare ancora più mio il tuo ricordo. Con le dita mi tocco le labbra alla ricerca del tuo respiro. Mi accarezzo il viso alla ricerca del calore delle tue carezze. Sento ancora le tue mani venose sulle mie guance. Mi sfiorano il viso, le riempio di baci. Ho ancora addosso il profumo della tua pelle, il calore del tuo abbraccio. Nelle orecchie rimbomba il suono della tua voce. Il mio cuore esulta perché tu ci sei. Penso a Te, a Me, a Noi. Sorrido. Alito sul vetro fino ad appannarlo. Col dito disegno un cuore con dentro le nostre iniziali, con la stessa perizia di un grande artista. Ammiro il mio capolavoro che svanisce. Sorrido. Non piove più. Penso a quel bacio tanto atteso e arrivato. Guardo cadere giù le ultime gocce dai rami degli alberi. Penso che sia troppo vero per essere solo frutto di un sogno. Spunta un arcobaleno con l'arco tutto completo, tamburello con le dita sul vetro. Penso a quel bacio tanto desiderato che aspetto ancora di ricevere. Apro la finestra. Mi domando se mai ci sarà questo bacio che mi lasci senza fiato, che mi stravolga la vita e se sarai Tu a darmelo. Respiro a pieni polmoni e felice mi riperdo nei miei pensieri.

domenica 18 settembre 2011

Alle armi!


Non posso mica aspettare che la brutta notizia arrivi certamente prima o poi, sarebbe un po' come smettere di vivere perché tanto moriremo tutti. Quindi depongo le vesti pessimistiche e affilo le armi, certo non smetterò mica di continuare a contare il tempo (Penelope docet!) e né tanto meno di essere preoccupato, in fondo è nella mia natura essere apprensivo ed empatico. Cercherò di farmi coraggio, in fondo, guardandomi indietro quante volte sono sopravvissuto a cose brutte, ma brutte sul serio, per quale motivo non dovrei sopravvivere anche a questa dolorosa grossa incognita?
Giusto per non perdere le vecchie abitudini, alcuni cari amici hanno chiesto una mano e ciò mi capita a fagiolo perché almeno mi distraggo un po', e poi mi eccita l'idea di sgattaiolare da una pallosa festa, fare "l'erore" della situazione e ritornare alla pallosa festa incriminata come se niente fosse. Sotto sotto dentro di me c'è un esibizionista, narcisista, combattente che veste alla marinara... cough cough, quella mi sa che è Sailor Moon! Comunque stavo dicendo, ho già posto come condizione della mia partecipazione straordinaria, di fare piazza pulita degli avversari, magari umiliandoli sarebbe il massimo della goduria, ma mi accontenterò di dargli una sonora lezione. Spero solo di non fare qualche figura da salame insaccato, ma va be' bisogna pur rischiare nella vita. 
Intanto, rispolvero il mio folle piano e preparo pure qualche piano, meno geniale del primo, giusto per non cadere proprio a terra in caso il primo non si realizzasse e mi avvio verso il tramonto dicendo: dopotutto, domani è un altro giorno!

sabato 17 settembre 2011

I say a little prayer


The moment I wake up
Before I put on my makeup
I say a little prayer for you
While combing my hair, now,
And wondering what dress to wear, now,
I say a little prayer for you

Forever, forever, you'll stay in my heart
and I will love you
Forever, forever, we never will part
Oh, how I'll love you
Together, together, that's how it must be
To live without you
Would only be heartbreak for me.

I run for the bus, dear,
While riding I think of us, dear,
I say a little prayer for you.
At work I just take time
And all through my coffee break-time,
I say a little prayer for you.

Forever, forever, you'll stay in my heart
and I will love you
Forever, forever we never will part
Oh, how I'll love you
Together, together, that's how it must be
To live without you
Would only be heartbreak for me.

My darling believe me,
For me there is no one
But you


Aretha Franklin (I say a little prayer - Album: Aretha Now - Anno: 1968)

venerdì 16 settembre 2011

Mar Desconocido


Barco en el mar, lejos de ti
El horizonte, linea sin fin
Nubes que llenan mi soledad
Pintan tu boca, parecen hablar

De esta tormenta no pasare
El fin del mundo no encontrare
Maderos crujen, el dia se va
Nube tan negra me llevara

De tanto y tanto navegar
Mis lagrimas caen al mar
El viento disuelve mi voz
No quedan noches entre los dos

Sin mapa ni guia cai en ti
En tu marea yo me perdi
Navegar a ciegas esta pasion,
Barco en las olas de tu corazon

Me pregunte cuando parti
Si esta corriente llegaba a ti
Solo quede con mi ilusion
Isla perdida de una ficcion

De tanto y tanto navegar
Mis lagrimas caen al mar
El viento disuelve mi voz
No quedan noches entre los dos

De tanto y tanto navegar
Mis lagrimas caen al mar
El viento disuelve mi voz
No quedan noches entre los dos


Pink Martini (Mar Desconocido - Album: Hey Eugene - Anno: 2007)

giovedì 15 settembre 2011

Cosa c'è di peggio del ricevere una brutta notizia?


Cosa c'è di peggio del ricevere una brutta notizia? 
Sapere con certezza che a breve  si sta per riceverla.
Oggi, domani, dopodomani... al massimo un mese e arriverà.
Mi investirà in pieno. 

 
Non mi resta che aspettarla e confidare nella soggettività delle brutte notizie, magari sarà solo un falso allarme. 
Uno spavento che bisognava vivere.
Deve essere per forza così.

mercoledì 14 settembre 2011

Turbamenti


Ok! Ora che ho avuto la vostra attenzione, posso anche affermare che i miei turbamenti odierni non sono dovuti dal soggetto della foto, che per carità ormonalmente parlando mi ispira un sacco, lo trovo un artista completo ed è pure ironico e molto alla mano (visto anche come risponde ai commenti dei fan sulla sua pagina facebook). Ecco se non fossimo impegnati entrambi (lui con un certo Angelo e io con RdS) saremmo perfetti come coppia. Sicuramente starete pensando che il principe è impazzito o è in preda ad una violenta crisi ormonale. Tutto ciò è vero in parte, ma mi accingo a fare un coming out sul perché ultimamente c'ho la fissa più del solito per Colton Ford (ho la canzone del post precedente che suona a manetta proprio come se fossi un autistico e forse un po' lo sono pure). Il fatto è che, guardate la foto seguente:

In questa, assomiglia un po' al mio RdS, con la differenza che l'Amore Mio è più bello, più magro e longilineo, niente tartaruga ben in vista ma è un bono da paura e non solo, ha tantissime qualità e un solo difetto, ossia non mi ama; ma va be' mi amerà alla follia a breve se il mio folle piano avrà successo (seeee credeci scemo che non sono altro!). Incrociarsi, please e dire in coro come oche giulive che mi sbaglio, anche se tutti quanti in cuor vostro scuotete la testa a mo' di disapprovazione alla Jessica Fletcher perché sapete che sono un caso disperato.
Comunque, giuro che in alcune foto sembrano fratelli! A lui, ovviamente non gliel'ho detto giusto solo perché non mi prenda per matto più di quanto lo sia io già di mio. Insomma un briciolo di dignità a volte ce l'ho anch'io. 
Faccio un secondo coming out, oggi mi gira di confessarmi, siccome mi manca terribilmente l'Amore Mio per non pensarci mi fisso su Colton Ford, i risultati non sono un granché ma almeno mi dimeno un po' ascoltandolo ed evito di fare scemenze (ma son sempre lì ad aspettarmi al varco).
Va be', comunque i miei turbamenti non hanno una causa unica, ma molteplici e in realtà si tratta di un mix di emozioni che non so bene come definirle... sono proprio sull'orlo della pazzia all'Ofelia shakespeariana.
È tutto iniziato dalla lettura di un libro che ho divorato nell'arco della giornata, che mi ha turbato e destabilizzato non poco perché in alcuni punti non c'era più il protagonista Jim Willard e la sua storia, ma sembrava che ci fossi io e la mia storia.
Il libro è questo qui:
«Era infastidito dalle sue bugie necessarie. Come desiderava dire a tutti esattamente quello che era! A un tratto si domandò cosa sarebbe successo se ogni uomo come lui fosse stato naturale e onesto. La vita sarebbe stata senz'altro migliore in un mondo dove il sesso venisse considerato come quelcosa di naturale e non spaventoso, e gli uomini potessero amare gli uomini naturalmente, secondo la loro inclinazione, proprio con la stessa naturalezza con cui amavano le donne. Ma anche mentre era seduto a tavola, meditando sulla libertà, sapeva che era pericoloso essere un uomo onesto; e alla fine gli mancò il coraggio» (p. 190).
La statua di sale dello scrittore americano e omosessuale Gore Vidal. Il libro inizia e finisce in un bar, con la fine di un Grande Amore che aveva portato all'immobilità di una statua di sale, così come accadde alla moglie di Lot che si voltò a guardare la distruzione della città di Sodoma, del protagonista Jim Willard. Jim ama fin dall'adolescenza il suo amico Bob Ford, i suoi sogni erotici sembrano diventare realtà un fine settimana, ma Bob decide di diventare marinaio e girovagare per il mondo. Jim lo segue un anno dopo il diploma, ma Bob sembra scomparso, da qui una sorta di ricerca di quell'amore così puro che l'aveva investito. Un percorso di accettazione difficile e incompleto, un percorso lungo il variegato mondo gay e l'ipocrisia del "mondo per bene" non pronto ad accettare che due uomini si amino, un percorso lungo le diverse sfaccettature dell'amore e del sesso, un libro-scandalo pubblicato nel 1948 che rivoluzionava il modo di vedere una persona omosessuale che per la prima volta nella letteratura non era una macchietta effemminata da deridere, ma un ragazzo bello, atletico, borghese e ammirato da tutti, insomma uno della porta accanto. Non voglio dirvi nient'altro per non rovinarvi il libro.
Mi ha turbato perché in un certo qual senso mi sento un po' come Jim: alla ricerca di quell'amore che intanto mi cristallizza come una statua di sale, con la differenza che non mi svendo fisicamente. Il rischio di ritrovarmi deluso e amareggiato, mi ha proiettato in una realtà indistinta tra romanzo e vita mia reale. Ho una dannata paura di stare sbagliando tutto, ma non riesco a fare altrimenti e ciò mi manda in crisi. Sono turbato e preoccupato dal non saper gestire i miei sentimenti e la mia "sessualità incompleta". Sì, insomma e se un punto a mio sfavore fosse il fatto che praticamente non avendo mai baciato un uomo e né avendoci fatto sesso, possa risultare poco credibile ai suoi occhi e che possa pensare che il mio sia un capriccio dettato dal gusto del proibito e dalla mia insana inclinazione di salire sul carro dei "perdenti"? Non è il mio orientamento sessuale a destabilizzarmi, anzi a me le etichette stanno strette e non mi cambia la vita nessuna definizione, perché rivendico il mio diritto d'amare una persona indipendente dal suo sesso; ma il mondo esterno come reagisce a ciò? È pronto per me? 
Non riesco a darmi risposte, però non sono mai stato così sicuro dei miei sentimenti e del voler essere il suo compagno per tutto il resto della mia vita, e passatemi il francesismo non me ne frega una mazza se per l'universo intero sono un freak ripugnante, un pervertito. Lo amo e basta, anche se il mio amore per lui è così grande so che tutto ciò non è sufficiente a far sì che tutto funzioni nel migliore dei modi. Uff! Non ci capisco niente, vorrei solo che RdS fosse felice per sempre anche se ciò comportasse farmi da parte e dover rinunciare a lui. 
Forse sono solamente un cazzo di psicopatico nevrotico di merda e per giunta turbato, e pensare che volevo fare un post cazzaro, leggero, meno deprimente dei precedenti e invece ho partorito uno schifo di post lagnoso e ripetitivo. Sob! :(

martedì 13 settembre 2011

Losing my religion


Oh life is bigger
It`s bigger than you
And you are not me
The lengths that I will go to
The distance in your eyes
Oh no I`ve said too much
I set it up

That`s me in the corner
That`s me in the spot-light
Losing my religion
Trying to keep up with you
And I don`t know if I can do it
Oh no I`ve said too much
I haven`t said enough

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

Every whisper of
Every waking hour I`m
Choosing my confessions
Trying to keep
An eye on you
Like a hurt lost and blinded fool
Oh no I`ve said too much
I set it up

Consider this
Consider this
The hint of the century
Consider this
The slip
That brought me to my knees failed
What if all these fantasies
Come flailing around
Now I`ve said too much

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream
That was just a dream

That`s me in the corner
That`s me in the spot-light
Losing my religion
Trying to keep up with you
But I don`t know if I can do it
Oh no I`ve said too much
I haven`t said enough

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream
That was just a dream

But that was just a dream
Try, cry, why try?
That was just a dream
Just a dream
Just a dream
Dream

R.E.M. (Losing my religion - Album: Out of Time - Anno: 1991)

L'originale mi piace molto, ma la cover di Colton Ford mi piace ancora di più ed è tratta dall'album Under the Covers del 2009, questo è il video orginale:


lunedì 12 settembre 2011

Vortice di pensieri

Avrei tanto da scrivere ma appena apro la pagina di blogspot vado in tilt. Forse è il periodo o forse sono io, mi ritrovo a scrivere e a cancellare più e più volte. Il mio fine settimana non è stato un granché, è come se avessi fatto un bilancio in anticipo rispetto alla fine dell'anno tra quello che avrei voluto e quello che ho o meglio non ho. La mia non è invidia, né tanto meno rimpianti o rimorsi perché ognuno raccoglie ciò che ha seminato lungo la propria strada. Però, tralasciando per un attimo la sfera amorosa e quella lavorativa, pensavo di aver seminato bene nell'amicizia e invece a quanto pare non è così. Ci son rimasto male, più del dovuto. Forse dovrei smettere di investire così tanto e di aspettarmi molto dai rapporti umani, visto i risultati conseguiti non oso immaginare cosa mi sarebbe successo se mi fossi comportato da emerito stronzo. Eppure con me basterebbe veramente poco per farmi fesso e contento allo stesso tempo. Non capisco, giuro che non c'arrivo a capire dove sbaglio e se sbaglio. Questo fine settimana è stato un po' come se vedessi una specie di film dove c'ero io da un lato e dall'altro ciò che ho sempre desiderato ma realizzato (in alcuni casi pure piuttosto male) dagli altri, in più tanta ipocrisia, tanti sorrisi falsi pronti ad accoltellarti non appena avessi girato le spalle. 
Io ero là, spettatore sospeso senza tempo, né vittima e né carnefice, né vinto e né vincitore, né protagonista e né comparsa, né giudice e né imputato, né pericoloso e né sicuro, né triste e né allegro, né vivo e né morto.


domenica 11 settembre 2011

Mad World


All around me are familiar faces
Worn out places, worn out faces
Bright and early for their daily races
Going nowhere, going nowhere
Their tears are filling up their glasses
No expression, no expression
Hide my head I want to drown my sorrow
No tomorrow, no tomorrow

And I find it kinda funny
I find it kinda sad
The dreams in which I'm dying
Are the best I've ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It's a very, very mad world mad world

Children waiting for the day they feel good
Happy Birthday, Happy Birthday
Made to feel the way that every child should
Sit and listen, sit and listen
Went to school and I was very nervous
No one knew me, no one knew me
Hello teacher tell me what's my lesson
Look right through me, look right through me

And I find it kinda funny
I find it kinda sad
The dreams in which I'm dying
Are the best I've ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It's a very, very mad world mad world
Enlarge your world
Mad world


Gary Jules (Mad World - Album: Trading Snakeoil for Wolftickets - Anno: 2001 
Cover omonima dei Tears for Fears dall'album The Hurting del 1982.

sabato 10 settembre 2011

Il demone dei brutti pensieri

A volte il diavolo ci mette lo zampino, altrimenti non si spiega il fatto che di punto in bianco mi partono dei brutti pensieri. Brutti pensieri che si moltiplicano alla velocità della luce e diventano una tempesta. Tempesta che lascia i segni distruttivi del suo passaggio: da una notte insonne ad attacchi di fame nervosa, umore pessimo, teso come una corda di violino, intrattabile, irascibile, tremendamente stronzo, distruttivo... insomma do il peggio di me in tutti i sensi. Siccome sono sul punto di esplodere e non mi va di rovinarmi la serata, vado a prepararmi anche perché già ultimamente faccio una vita da eremita, in più si aggiunge il fatto che in giro o non c'è niente o c'è l'imbarazzo della scelta, tipo questa sera ci sono bene cinque eventi (forse pure sei) nei dintorni tra concerti, spettacoli e sagre. A me piacerebbe partecipare a tre di questi, ma sono in tre comuni differenti, un po' distanti e tutti più o meno allo stesso orario. Alla fine opto per vedere lo spettacolo della mia amica, magari ci scappa pure qualche lavoretto per me e Dio sa se ne ho veramente bisogno adesso, già solo per evitare di farmi sopraffare dal demone dei brutti pensieri. Quindi, parole d'ordine della serata sono: niente brutti pensieri, niente malinconia e niente strane voglie travestite da follie. Ci proverò a combatterlo, spero di riuscirci.

Ps: questo post fa schifo, quello originale stava per diventare pericoloso e l'ho cancellato, forse più in là, quando metabolizzerò un po' il caos che ho dentro, lo riscriverò. Per oggi è andata così.

venerdì 9 settembre 2011

Dimmi che leggi e ti dirò chi sei!

Questo giochino gira da un po' su internet, io l'ho preso da Lei. In pratica le prime tre parole che riesci a leggere dovrebbero descrivere al meglio la tua personalità. Per quanto mi riguarda le mie sono le seguenti: crush, lust, secrets, solo quarta orgia. E le vostre? :)

giovedì 8 settembre 2011

Siate affamati. Siate folli.


Credo che sia uno dei discorsi più belli che abbia mai ascoltato in vita mia. Mi ha colpito in particolare due passaggi che vorrei tentare di far miei e lascio qui come pro memoria per il futuro:
  
«Dovete trovare ciò che amate. E’ questo è tanto vero per il vostro lavoro quanto per chi vi ama. Il lavoro riempirà gran parte della vostra vita e l’unico modo per essere veramente soddisfatti e quello di fare quello che pensate sia il lavoro migliore. E l’unico modo per fare il lavoro migliore e quello di amare quello che fate. Se non lo avete ancora trovato, continuate a cercare. Non vi fermate. Come tutti gli affari di cuore, lo saprete quando lo troverete. E, come nelle migliori relazioni, diventerà sempre migliore al passare degli anni. Quindi, continuate a cercarlo fino a quando non l’avrete trovato. Non fermatevi».
 «Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi - che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altri. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui lasci affogare la vostra voce interiore. E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore ed il vostro intuito. Loro sanno già quello che voi volete veramente diventare. Tutto il resto è secondario».

mercoledì 7 settembre 2011

La mia data di scadenza

Oggi è il 7 settembre 2011 ed è una data particolare. No, non mi riferisco alla numerologia ma al fatto che oggi è la mia data di scadenza. Su su niente facce strane, non è che sono scaduto (ma se continuo così lo sarò presto); in realtà si tratta di una specie di "tradizione" che coinvolge i maschi della mia famiglia, anzi ad esser proprio onesti si tratta più di coincidenze fortuite. Comunque sembra che sia mio nonno paterno, mio padre e mio fratello si siano sposati tutti alla medesima età ossia: a 30 anni, 8 mesi e 7 giorni. Tempo fa, si scherzava sul fatto che dovessi darmi da fare per rispettare questa "tradizione"/coincidenza ma ahimè purtroppo non ci sono riuscito. Devo ammettere che mi sarebbe piaciuto e che il mio lato romantico un po' ne ha risentito perché in fondo in fondo sarebbe stata una cosa carina se mi fossi sposato alla loro stessa età. Dall'altro lato, essendo io un single col cuore impegnato innamorato di un uomo, non mi sarei neanche potuto sposare in Italia, visto che  due uomini non possono sposarsi civilmente, anche se il matrimonio dell'anima quello che unisce due anime gemelle non ha bisogno di approvazioni né da Dio e né dagli uomini. Purtroppo a quanto pare neanche quest'ultimo tipo di matrimonio mi sono potuto permettere per il momento, magari forse in futuro chissà!

Ps: ero indeciso se mettere come immagine quella di inizio post del calendario di Men in the Alps, o quella iperinflazionata di Monsieur Septembre del calendario Dieux du Stade  Alla fine ho optato per il primo, ma solo perché i miei ormoni sono stati fino all'ultimo combattutti perché avrebbero voluto mettere il Signor Novembre di Men in the Alps che mi fa proprio sangue, roba che gli salterei addosso e me lo spupazzerei a dovere, visto poi il mio lustro e più di astinenza volontaria credo che se mi capitasse a tiro potrei anche consumarlo. Oddio anche il Signor Ottobre non è proprio da buttare e i due co-sirenetti di settembre son pure passabili, ma il Signor Novembre è tanta roba e se volete spedirmelo di persona non m'offendo, eh!

martedì 6 settembre 2011

La verità è...


... che vorrei essere l'eccezione che non conferma la regola, 
quello con l'happy end a tutti i costi, 
quello col dito medio alzato rivolto al 99% di possibilità contro, in barba agli uccelli del malaugurio, ai so-tutto-io-dell'amore-e-della-vita e alla mia data di scadenza.

lunedì 5 settembre 2011

Vorrei poter dare un nome giusto

 

In questo periodo ho difficoltà a mettere ordine nei miei pensieri, figuriamoci a scriverli sul blog. Mi rendo conto, leggendo i post degli ultimi 5 mesi del mio vecchio blog, che non è cambiato praticamente nulla: continuo con alti e bassi, con una netta prevalenza di questi ultimi.
Potrei tranquillamente riciclare a caso uno o più vecchi post e il risultato non cambierebbe. Vorrei poter dare un nome a come mi sento adesso, a ciò che mi frulla in testa, al mio lento agonizzare. Mi rendo conto della brutta piega che ho preso, del fatto che sempre più spesso mi autocensuro per non urtare la sensibilità altrui o molto più semplicemente per non dare appigli agli altri per intromettersi e compatirmi. Uso l'autocensura come barriera: da questo lato ci sono io e dall'altro il resto del mondo. Se prima capitava sporadicamente, ora è diventato un'abitudine, quasi una cosa automatica. So che sto sbagliando alla grande, ma ora non riesco a farne a meno, perché se facessi trapelare qualcosa in più aprirei una crepa e cadrebbe giù tutto il resto, ed io ora non sono forte: sono solo tremendamente solo, stanco e avvilito. Se cedessi ora, per me sarebbe la fine in tutti i sensi. 
Pensavo di aver raggiunto il massimo dell'idiozia quando mi sono censurato perfino nei sogni. Nell'ultimo, ad esempio, ho sognato il mio dolce RdS che si sposava, ma non con me, ed io non ho mosso un muscolo, impietrito mi guardavo allo specchio e mi ripetevo a voce alta di essere felice del lieto evento. Il mio corpo mentiva dannatamente bene, mentre la mia anima moriva, una sensazione orribile, quasi raccapricciante. Sapevo che stavo sognando perché in Italia due uomini non possono sposarsi, avrei dunque potuto fare qualsiasi cosa: dal cercare di impedirlo, a piangere, fino a poter dare il peggio di me e invece sono semplicemente morto dentro, imploso come un vecchio palazzo fatiscente in demolizione. 
Sono arrivato al punto che non formulo più neanche determinati pensieri, cioè mi autocensuro ancor prima di pensarli nella mia testa. Roba da psicopatici cronici!
Mi pesa stare così da schifo, mi pesa questa mia situazione, mi pesa non riuscire a gestire la mia vita al meglio, mi pesa limitarmi a provarci senza riuscirci, mi pesa stare qui, mi pesa la lontananza, mi pesa ripetermi che passerà, mi pesa dirmi che è solo una questione di tempo, mi pesa autocensurarmi...
Sto impazzendo, mi sto sgretolando e nonostante tutto non riesco a dare un nome giusto a tutto ciò. Mi aggrappo solo ad una folle idea, paragonabile ad una piccola zattera infestata dai tarli nel mare in burrasca, mentre la tempesta fa imbarcare acqua alla mia bagnarola, non posso fare altro e canto sommessamente, sussurando piano: 
Spero che un giorno smetterai di fare confusione
tra il dolore ed il piacere,
la paura ed il bisogno di ferire,
son certo che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto
e ritrovata serenità.
Se la lontananza è come il vento...

sabato 3 settembre 2011

Senza origine


Balla fino a che pace non c'è
Balla fino a che terra non è
Prendimi così stringimi a te
Balla fino a che pace non c'è.
 
Senza origine
da strade e vie tornano in me
le false lacrime dei re.
Solitudine
che inganno sei che inganno sei
nei giorni miei.

Balla fino a che pace non c'è
Balla fino a che terra non è
Prendimi così stringimi a te

Gira intorno a me canta con me
Balla fino a che pace non c'è
Balla fino a che alba non è

Gira intorno a me canta con me
Balla fino a che pace non c'è.

Senza origine
tra uomini e no
scivolerò ancora in un deserto al neon,
per non essere
straniera mai nemica mai negli occhi tuoi.
 
Balla fino a che pace non c'è
Balla fino a che terra non è
Prendimi così stringimi a te

Gira intorno a me canta con me
Balla fino a che pace non c'è
Balla fino a che alba non è

Gira intorno a me canta con me
Balla fino a che pace non c'è.

Piramidi che girano in un gioco di luce
non fermarti mai
in questo rito che tempo non ha.
 
Balla fino a che pace non c'è
Balla fino a che alba non è
Gira intorno a me canta con me
Balla fino a che pace non c'è.
 
Valentina Giovagnini (Senza origine - Album: Creatura nuda - Anno: 2002)