sabato 14 aprile 2012

È un periodo un po' così, con un post un po' così...


È un periodo un po' così, in cui ho tanta confusione in testa ma allo stesso tempo tanta chiarezza: ho un caos dentro paradossalmente calmo e controllato. Continuo ad andare a doppia velocità, ad avere sbalzi d'umore, ad essere ottimista e allo stesso tempo pessimista; ad avere speranza e subito dopo averla già esaurita. Continuo a perdermi e a ritrovarmi, continuo con alti e bassi, continuo a stringere i denti, continuo ad andare controcorrente. Continuo a sentirmi fuori posto, ma in procinto ad avere il mio posto. Continuo ad essere ordinato nel disordine e disordinato nell'ordine. Sarà forse che la resa dei conti è vicina e quindi nei prossimi mesi si vedrà se quanto è stato seminato ha generato buoni frutti, o se invece è stata una Caporetto su tutta la linea. Sarà che mi sento proprio di camminare lungo un filo sottile su un baratro, ormai non ho nulla da perdere perché peggio di così che mi può succedere? A furia di sguazzare nel peggio non vorrei essermici assuefatto! Al momento vado avanti per uno spirito misto di sopravvivenza-inerzia-disperazione, non so bene neanch'io come faccio. Non riesco a pensare a ciò che mi attende nel caso si giunga a una Caporetto, perché veramente sto investendo più di quello che ho. In genere tendo ad avere un piano di riserva, un ripiego, ma questa volta ho esaurito le idee e tutto il resto: in pratica è un salto nel vuoto con l'incognita se ho preso o meno il paracadute funzionante, o se invece ho preso un banale zainetto e quindi ciao ciao mi spiaccicherò a terra. Probabilmente in caso di macerie questa volta ci resto sotto e tanti cari saluti a tutto il resto. Sto accumulando stanchezza, insonnia, ansia e dubbi. Soprattutto quest'ultimi non mancano mai, forse sono la mia molla a rimettermi e a rimettere tutto sempre in discussione. Confido in quella parte recondita e ben nascosta del mio io, che non si lascia prendere dal panico e sa fare la cosa giusta al momento giusto, peccato che in genere mi funzioni solo quando si è in prossimità del capolinea e sinceramente non ho alcuna voglia di arrivarci. Avrei bisogno di una grossissima dose di fortuna  detto culo (passatemi il francesismo) ma ahimè purtroppo di quello c'è solo di fisico, per il resto... cammino di notte da solo, preferirei farlo in compagnia ma a quanto pare è cosa ardua addomesticarmi.


Io cammino
di notte da solo,
poi piango poi rido
e aspetto l’aurora.
Ed è una realtà
tutta mia
e una strana atmosfera
pervade la mente
di sera.
Io vivo
a volte infelice,
a volte gaudente,
talvolta vincente
o perdente.
Ed è una vita d’artista
così altalenante
ma quello che creo
è importante, per me.
Io cammino
di notte da solo,
poi piango poi rido
e aspetto l’aurora.
Ed è una realtà
tutta mia
e una strana atmosfera
pervade la mente
di sera.
Io vivo
a volte infelice,
a volte gaudente,
talvolta vincente
o perdente.
Ed è una vita d’artista
così altalenante
ma quello che creo
è importante, per me.
Io cammino
di notte da solo
poi piango, poi rido,
poi parlo, poi rido,
poi grido.


Amalia Grè (Io cammino di notte da sola - Album: Amalia Grè - Anno: 2004)

6 commenti:

  1. Si va avanti perché se ci si ferma a pensare un attimo crolla davvero tutto.
    Adoro questa canzone.

    RispondiElimina
  2. che resta?
    da vedere in negativo, come nelle fotografie, le cose buone, da scovare tra le nuvole nere delle cose cattive ...

    RispondiElimina
  3. Qui è necessario un aggiornamento ed, eventualmente, anche un paio di giorni in cui staccare la spina ... mi viene un'idea folle...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Presto ti aggiorno, ma per le follie devo attendere un po' per mancanza di tempo, e in parte di soldi (già la mazzata di questa mattina 263€ + altre 60€ già previste ma non ancora pagate hanno lasciato esanime il mio già risicato conto). Dovrei incominciare ad aggiungere ore alle giornate perché se continua così 24 ore non mi basteranno più. ;)

      Elimina