domenica 20 maggio 2012

Quel sottile peso dell'insoddisfazione


Avete mai l'impressione di non fare abbastanza? Di pensare che forse sì, avreste potuto o potreste fare ancora di più? Ecco, io ne sono munito in abbondanza! Anche quando sono soddisfatto del risultato raggiunto, c'è sempre quella frazione di secondo in cui penso: "diamine! avrei potuto fare di più e meglio!". Forse è colpa del fatto che ho degli standard elevati nei confronti di me stesso,  in fondo l'unica volta che non sono stato duro con me stesso è stato con l'università e non è che sia stato chissà quale grande capolavoro, eh! Anzi, credo che il termine disastro non dia la giusta e obiettiva dimensione di ciò che ho fatto, ma va be' ormai è acqua passata e sto incominciando a divagare troppo. Dicevo, nutro standard elevati nei miei confronti e spesso e volentieri sono intollerante verso me stesso, direi al limite del razzismo (o dovrei definirmi principekamarofobo?). Non credo che sia normale quanto ho appena affermato, ma non ho altro modo per dire che spesso e volentieri mi sto largamente sul cazzo da solo. Sì, lo so non dovrei usare certi termini ma sono efficaci a rendere l'idea. Il fatto che pretendo molto da me stesso, mi porta ad avere con me la perenne impressione di non star facendo tutto il possibile al massimo delle mie capacità. In questo periodaccio, in cui non so più dove sbatter per prima la testa, tra le mille mila cose da fare, questa sensazione di insoddisfazione è ampliata all'ennesima potenza. Ho come l'impressione di star facendo un po' troppe cose contemporaneamente, in poco tempo ed ho paura di farle tutte male e di fare cilecca soprattutto nella mia trimurti di priorità. Se mi fermo a pensare un po' di più, a tutto quello che devo ancora fare, mi accorgo che devo ancora:
  • studiare bene ed imparare 1000 pagine del manuale da integrare con le recenti riforme dell'attuale premier, più altre 500 pagine di quesiti da svolgere;
  • devo revisionare tutta la grammatica francese, finirmi tutte le simulazioni dell'esame, più revisionare  la comprensione scritta e orale, ma soprattutto migliorare la produzione scritta e orale; sperando che non mi capitino argomenti ostici su cui non ho neanche un briciolo di opinione personale da difendere e né esempi con cui controbbattere e portare acqua al mio mulino. Già alla simulazione interna ho preso un 71/100 e mi sono girate le scatole come trottole perché devo assolutamente prendere da un 90 in su;
  • devo revisionare tutta la grammatica inglese perché quelle mie poche certezze grammaticali, quelle mie quattro cose in croce che facevano parte del mio background sono state spazzate vie dalla teacher Imbracchias (leggi imbranata), oltre naturalmente esercitarmi alla comprensione orale e scritta e alla produzione scritta e orale. Per me l'inglese è parecchio ostico, soprattutto nell'ascolto faccio parecchia fatica;
  • dovrei anche imparare la mia parte perché mica posso recitare solo sul canovaccio ed improvvisare, giusto? Anche perché in italiano di tanto in tanto ancora riesco a mettere due parole di fila di senso compiuto, ma in francese a volte no;
  • dovrei  compilare due dichiarazioni dei redditi, più altra burocrazia di cui ignoro il fine, il come, ma soprattutto a che serve;
  • dovrei correggere una tesina che parla di strade;
  • dovrei anche tagliarmi i capelli altrimenti sembro la Medusa di Caravaggio, prima mi sono guardato allo specchio e si è rotto. Non dico altro;
  • dovrei andare a mangiare tre pizze in tre città differenti, con tre gruppi di persone differenti, mannaggia a me che dico sempre sì;
  • dovrei anche organizzarmi il resto del viaggio;
  • dovrei scrivere un paio di mail tostarelle, più un paio di mail urgenti;
  • dovrei aggiornare il mio epistolario, ricopiando i foglietti volanti, sperando di non averne perso nessuno che già l'altra volta sono andato nel pallone perché pensavo di averlo perso a Roma Tiburtina;
  • dovrei prendermi cura anche dei miei amici, visto che ultimamente latito ed è già un miracolo se non mi sono messo a distribuire i numerini della coda. Attualmente Google Calendar è balzato al secondo posto, pari merito con l'ossigeno, nella mia classifica personale delle mie priorità, ovviamente al primo c'è sempre RdS.
  • dovrei prendermi cura anche di me perché sono un tantinello sfatto (leggasi stanco morto);
  • dovrei difendermi dagli assalti della donzella T. che mi chiama CiccioMio (tuttoattaccato) oltre a dirmi che brillo, non nel senso che sono una persona brillante, in gamba, ma nel senso che emetto luce (che vor' dì nin sò!) come una lampadina (???) o quelle sfere specchiate da discoteca (eh!?);
  • dovrei infine seguire le ultime lezioni, fare le ultime verifiche, ecc. roba che ad occhio e croce questa settimana dovrei percorrere solo 290 chilometri, salvo imprevisti ed errori nei calcoli;
  • poi ci sarebbero altre cose da fare e da mettere in pratica ma si è ancora sul limite tra realtà e progettualità.
A dire la verità, neanche lo volevo scrivere questo post stupidino, anche perché con quel popò di roba successo in questo fine settimana, le mie paranoie sono inezie, ma spero che buttandole giù magari mi sento un po' leggero e più pronto per affrontare tutto. Se avessi più tempo, sarebbe tutto più gestibile e più semplice. Non avendo molto tempo a disposizione, ho troppa paura di non aver dato il massimo, di non stare agendo in maniera corretta, soprattutto rispetto alla mia priorità principale. Mi sento esausto, ma non sono neanche a metà dell'opera e non posso mollare proprio adesso. Quindi mi sento non solo di non fare abbastanza, ma anche incompleto. In più sono un paio di giorni in preda alla saudade e mi sento completamente inerme, come se mi stessi perdendo.  Ascolto un po' di fado per arginare un'assenza e perché si confà alla mia anima.


Eppure... 
Avrei bisogno di perdermi nei tuoi occhi limpidi e cristallini. 
Avrei bisogno di sciogliermi fra le tue forti braccia.
Avrei bisogno di annullarmi nel tuo respiro.
Avrei bisogno di sentire il calore del tuo cuore.
Avrei bisogno di sentire il tuo cuore accanto al mio.
Mi manchi ogni santo giorno e non immagini neanche quanto.
Mi manchi e mi fa male ammetterlo.
Mi manchi  e mi costa dirlo. 
Mi manchi e mi pesa.
F.

2 commenti:

  1. Beh...certo non puoi dire di non avere una vita piena ;P ....lo so...è una battuta cretina ma ci stava ;)

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