lunedì 28 maggio 2012

Un urlo senza suono


Oggi sono un urlo senza suono. Questa mattina pensavo andasse meglio: ho perfino sorriso! Invece, lentamente ricado nello sconforto. Non è semplice riprendere in mano la propria vita. Non è semplice dover cancellare e ricominciare tutto dall'inizio. Non è semplice rinunciare al proprio sogno, soprattutto se Lui era al centro di esso: il sole attorno al quale ruotano gli altri piccoli sogni-progetti. Non so se sono abbastanza forte per farlo. Non so se sono abbastanza forte per volerlo. Passo da un iperattivismo ad un'iper-ignavia. Alla mente mi torna un vecchio proverbio calabrese: "a mala lavannara nun po' trovà petra pe' batte", che pressapoco significa "la cattiva lavandaia non può trovare pietra per battere", facendo dunque riferimento alla pietra sulla quale si battevano i panni per lavarli al fiume. Ecco, mi calza a pennello. Non faccio che ripassare ai raggi x tutti i miei comportamenti in quest'ultimo anno e mezzo. Sono sicuro che ho fatto degli errori, parecchi errori, ma allo stato attuale sono talmente miope da non riconoscerli. Insomma, anch'io ho la mia buona fetta di colpa tanto quanto la sua, se non di più. E poi ho quel tarlo che mi batte in testa e che mi fa pensare di essere stato un maledetto codardo: mi riempivo la bocca di parole per darmi un tono, ma perché diavolo non ho alzato il culo e c'ho provato sul serio trasferendomi lì a sua insaputa? Aspettavo un'occasione, aspettavo il momento giusto, aspettavo il suo consenso. Ho rispettato le regole. Regole del cazzo! Invece avrei dovuto usare quella sana incoscienza che ho da qualche parte dentro di me, andare alla cieca, provarci. Adesso è inutile pensarci e continuare questa tortura di se e di ma. Non riesco a spezzare questo circolo vizioso. Non so nemmeno se faccio bene a scriverlo qui sul blog. Poi penso che se lo scrivo qui mi sentirò un pelino meglio, ma spero col cuore che altri non se la prendano. Non riesco ad immaginare il mio futuro perché non lo vedo. Oggi non riesco neanche a studiare, eppure dovrei farlo per me stesso, per darmi una possibilità. Ieri ho "litigato" con un caro amico: è uscito a denti stretti quello che volevo nascondere. È stato un crac ed il muro di protezione è crollato. Vigliaccamente ho tagliato corto e sono andato via. Poche lacrime, ma per me sono state troppe. È quella maledetta paura di essere di nuovo da solo, di dovere di nuovo abbattere tutto e ricostruire, di dovere di nuovo imparare a bastarmi da solo. Invece sono stanco. Sono  stremato. Ho bisogno di quel calore avvolgente che mi faccia sentire speciale, importante, unico, perfetto. Quel calore che ho ora dalla famiglia e dagli amici (compresi i blogger) c'è, lo sento, ma non mi basta. Forse do entrambi troppo per scontato e non dovrei, ma porca miseria si può arrivare a 31 anni, 5 mesi e 1 giorno e non averlo mai provato? Ogni volta mi ci sono avvicinato sempre più. Con Lui ero (e sono ancora) certo di averlo trovato. Il fatto è che non sento alcuna vocina dentro di me a dirmi no, non va bene per te invece continuo a sentire sempre la vocina che dice è quello giusto, non fartelo scappare! Quelle stronze di farfalle nello stomaco non vogliono decidersi a crepare, con il loro battito di ali mi fanno girare la testa. Mi sento pure in colpa perché magari gli sto rovinando pure il periodo più bello di quando nasce un nuovo amore. Sono un maledetto scemo che non riesce a chiudere e voltare pagina con la stessa facilità con cui tanti altri bevono un bicchier d'acqua. Mi spaventa anche questo: il non sapere dove cercare, l'attesa che mi trovi. Se non mi trovasse? Se non lo riconoscessi? Peggio ancora, se non ci fosse? Ecco, io penso che non esiste per me. Non conosco il mondo gay, ma sembra che lo sport che vada per la maggiore sia di saltare da un letto ad un altro. Tanto di cappello a chi riesce a farlo, io non ho abbastanza pelo sullo stomaco per riuscirci. Non sono capace, è come chiedere alla pioggia di cadere nel cielo e non sulla terra. Non so manco se mi piace baciare uno che ha i peli della barba come me! Con Lui, non avrei avuto alcuno dubbio: mi faceva e mi fa girare la testa! Non so se ho il coraggio di provare a baciare un uomo, mi sento ancora suo e di conseguenza mi sentirei sporco nel farlo. Dovrei ritornare etero? Però la sensazione di sporco non cambierebbe. E se non mi abbandonasse mai più? Tragedia! Sono contorto. Devo farmi vedere da uno bravo, ma tanto non cambierebbe nulla. Forse ho sbagliato, avrei dovuto fare come Cyrano e amarlo da lontano in silenzio. Essere una presenza rassicurante e nulla più, magari avrei ancora l'illusione di un calore. Ecco che ricomincio con questi se e questi ma senza più senso! Non so proprio che farne di me. Dovrei buttarmi a capofitto in nuovi progetti, in nuove imprese, ma sono un po' troppo Don Chisciotte senza Sancho Panza, ora non ho la lucidità per distringuere i mostri da combattere, dai mulini a vento. Il problema è che la maggior parte forse sono dentro di me, ma non li avevo già sconfitti? Ero convinto di sì, evidentemente mi sbagliavo. Quando sto così,  mi sto sulle palle da solo. Abbiate pazienza, oggi è decisamente una giornata no, spero che domani vada un po' meglio.

8 commenti:

  1. Pensi che sia così facile esporre i propri sentimenti come fai tu? Ci vuole un coraggio da leoni, credimi.
    Un giorno alla volta e cerca di farti una carezza.

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  2. E tu non ci pensare, concentrati su altro. Coltiva gli altri tuoi progetti e falli diventare i tuoi obiettivi primari, perché non è affatto necessario passare le giornate a fantasticare sull'amore: concentrati su cose reali e concrete, che in questo momento sono alla tua portata. Un altro amore verrà a tempo debito, stanne certo.
    Pensa a lui il meno possibile e, se proprio non puoi fare a meno di pensare a lui, concentrati sui suoi difetti, sulle sue mancanze e le sue assenze (ce ne sono state tante, le ho intraviste pure io tra una riga e l'altra dei tuoi post).
    Sarà brutto a dirsi, ma secondo me devi cominciare ad odiarlo il prima possibile, perché passando per l'odio arriverai prima all'indifferenza e quindi all'oblio. Tanto siete troppo lontani perché lui si senta in obbligo di restarti amico, anche se lo volesse e non sono sicuro che lo voglia davvero. E tu che te ne fai di un buon rapporto con qualcuno che da adesso può regalarti solo frustrazione?
    Dai retta ad un cretino che ha già percorso certe strade.

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    1. Non è semplice ma ci sto provando. Non posso odiarlo non mi ha fatto niente di male.

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  3. Il dolore che stai provando in questo momento, va vissuto perchè è l'unico modo per far si che esaurisca.
    E' inutile pregare che le farfalle muoiano perchè vorrebbe dire diventare insensibile e vuoto.
    Appena avrai passato questa fase dolorosa sono sicuro che ricomincerai a costruire.
    Quanto al mondo gay, ti assicuro che molti (tra i quali il sottoscritto) non praticano il "salto del letto", quindi sii fiducioso e non fare di tutta l'erba un fascio.
    Datti tempo, dai tempo al tuo cuore e dai tempo alla tua mente di ricominciare a volare.
    Bacio :*

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    1. Hai ragione, ma io non ho questa "libertà e spregiudicatezza" sessuale che sotto sotto invidio. Ho preso atto che non sono quel tipo e probabilmente mai lo sarò. :*

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  4. Permettimi, di momenti così ce ne saranno ancora. Oggi mi è rivenuto in mente l'ultimo ex mentre innaffiavo i fiori, pensa un po'!!! Un consiglio: riparti dalle piccole cose, gioisci per la mattina soleggiata, gioisci perchè hai un cuore capace di soffrire e non freddo come certe persone. Provaci

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