venerdì 11 dicembre 2015

Non capisco perché


Non capisco cosa ci sia di sbagliato nel voler stare da solo piuttosto che in cattiva compagnia chiuso in una relazione-prigione che punto 1 non voglio e che punto 2 francamente non ne ho bisogno: a cadere sono bravo da solo e posso farlo da me, per rialzarmi ci provo ogni volta anche se non so con quali grandi risultati. Che senso avrebbe farmi cadere nel baratro spinto da altri solo per non stare solo? Ogni volta penso a quel motto femminista degli anni '70 e parafrasandolo lo urlo sottovoce: io sono mio. Cosa c'è di così sconvolgente da strabuzzare gli occhi in quanto affermo? Non capisco.
Piuttosto che essere infelice in compagnia preferisco essere infelice da solo e non mi fa paura ciò che comporta e ciò che comporterà in futuro. Anche se dovessi prendere un gatto e morire in completa solitudine, con il gatto che mi mangia la faccia perché non c'è nessun altro che gli dia da mangiare; per quanto macabro sia, a me va bene così perché sarà stata una mia scelta consapevole e la migliore che potessi fare visto le circostanze. Non è che voglio essere Infelice, per quanto io sia matto e con le rotelle fuori posto, voglio essere Libero di essere me stesso e di vivere la vita come meglio credo. Certo, anch'io vorrei avere qualcuno con il quale condividere questo mio percorso e con il  quale costruire qualcosa di bello ed essere Felice. Ma se non dovessi mai incontrarlo? Che faccio? Smetto di vivere? Smetto di provare ad essere Felice? Ma 'stigrancazzi! Posso provare ad essere Felice anche da solo. Poi se c'è qualcuno che mi accompagna, o che mi accompagnerà, in questo percorso tanto meglio e tanto di guadagnato, altrimenti pazienza!

E allora perché, se non sono neanche arrivato "nel bel mezzo del cammin di nostra vita", la Regina ha sentito il bisogno di rendermi partecipe delle sue ansie nei miei confronti e sul mio futuro perché, cito testuali parole, "alla tua età dovresti trovare qualcuna, smettere di essere così selettivo a priori, perché è brutto rimanere da solo", così facendo mi è andato di traverso il mio pranzo?
Come se ad un certo punto della vita fosse importante trovarsi qualcuno non importa chi, ma solo io lo trovo avvilente? Ma poi sono così selettivo? È così brutto volere un Amore tutto mio, un Amore con la A maiuscola che mi faccia stare bene, sentire importante più del solito, migliore più del solito e che mi renda Felice? Non sono più capace di innamorarmi? Ma si può smettere all'improvviso di innamorarsi per sempre dall'oggi al domani? Possibile che io abbia prosciugato la mia capacità d'amare con Lui ed ora ne sia rimasto praticamente senza per gli altri? Non so. Non capisco. Mi sembra un po' assurdo. 
La mia vita sociale non brilla poi molto, nonostante ultimamente mio malgrado sia rimasto invischiato in un triangolo amoroso Lei-Lui-L'Altro (triangolo importante, significativo e utile "quanto masticare una chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica", citazione cinematografica colta), le persone che frequento quotidianamente e/o con le quali vengo a contatto giornalmente non suscitano in me chissà quali "grandi emozioni" in sfumature che vanno dall'amicizia fino all'indifferenza, passando per il non la reggo. Comunque nessuna emozione che si avvicini al mi fa battere il cuore e né tanto meno che mi risvegli istinti selvaggi di sesso sfrenato. Possibile che sono così sbagliato? Possibile che sono bloccato?
Vorrei poter provare gli stessi sentimenti, le stesse sensazioni, che nutrivo per Lui, ma solo per qualcun altro o eventualmente qualcun'altra, ma nella stessa intensità e naturalmente esserne ricambiato. Chiedo troppo? È sbagliato usarlo come metro di giudizio? Ad esser sincero qualcuno che ha superato questo mio metro di giudizio ci sarebbe, quindi in fin dei conti non mi sembra di essere così selettivo, o sbaglio? E allora perché mi preoccupo?


E c'è una serie di persone da evitare:
amanti, buchi neri, gente intestinale…
Crocerossina mia, adesso ascoltami:
tu non lo salverai. Dai scappa! Arrenditi!

Il "logorroico" vuole aggiungere un concetto,
io gli direi: "Sì, t'ho capito ma che hai detto?"

L'uomo "interruptus ", tira su col naso che è un folletto,
è tossico di giorno e guasto a letto!

L' "anaffettivo" ti ricoprirà di ansie
e se gli dici "Ti amo" ti risponde "Grazie!"

Il "possessivo" è un succhia-cuore e non si arrende
non ti stupire se hai le spie nelle mutande!

Lui…
mi ha detto addio…
mi amava troppo…
com'è che non scoppio…

C'è il tipo "carpe diem", sta fermo lì,
diventi vecchia se aspetti che lui si sblocchi!

Tu vattene via! È meglio così!
Vuoi restare amico, ma amico di chi?
No, no, no… Lista nera…
E finisce qui! È meglio così!
Non è colpa tua se sei nella mia lista nera!
Lista nera…

L' "artista incompreso" non può starti dietro
si vende anche la mamma pur di essere noto!
C'è il "maledetto", poi, che beve come un lavandino
non tocca e ti mitizza e lui oltre il giardino!
L'uomo "Fantozzi" ha una moglie che non vuole,
dei figli che non vuole, ma senza te, lui, muore…
chissà perché non fa progetti ma ti dice "Ti amo"
sceglierà sempre "lei" e stare sul divano!
L'uomo "dissenteria" è quello che dà ai nervi
si accorge che ti ha perso quando è troppo tardi!
Poi c'è il bugiardo, no, quant'è carino…
è capitato a tutte… l' "Aladino"!

Lui…
mi ha detto addio…
vuole il suo spazio…
gli metterei un razzo…

L'uomo "revival", lo sa, ti pensa e poi
tornerà quando sarai guarita da lui!

Tu vattene via! È meglio così!
Vuoi restare amico, ma amico di chi?
Tu sei da… Lista nera…
E finisce qui! È meglio così!
Non è colpa tua se sei nella mia lista nera!
Lista nera…

Romina Falconi (Lista Nera - Album: Certi sogni si fanno attraverso un filo d'odio - Anno: 2015)


5 commenti:

  1. Quoto quanto hai detto, trovandomi più o meno nella stessa situazione. Due settimane fa si è sposata mia sorella che tutti davano ormai sulla strada della zitellaggine a vita; apriti cielo, ora tutti si aspettano che anche io mi trovi qualcuno per non correre il rischio di ritrovarmi vecchio e da solo. Peccato che il mio essere incline per natura alla solitudine non mi faccia desiderare affatto di accasarmi. Alla fine faccio spallucce e cerco di guardare oltre, però che peso.

    RispondiElimina
  2. Quoto quanto hai detto, trovandomi più o meno nella stessa situazione. Due settimane fa si è sposata mia sorella che tutti davano ormai sulla strada della zitellaggine a vita; apriti cielo, ora tutti si aspettano che anche io mi trovi qualcuno per non correre il rischio di ritrovarmi vecchio e da solo. Peccato che il mio essere incline per natura alla solitudine non mi faccia desiderare affatto di accasarmi. Alla fine faccio spallucce e cerco di guardare oltre, però che peso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Innanzitutto auguri per tua sorella, per il resto resisti e porta pazienza! ;-)
      Ti mando un grosso abbraccio. :-*

      Elimina
  3. Un antico adagio ebraico diceva....
    il principe vedeva crollare il suo castello...ma invece che disperarsi gioiva battendo le mani...
    sapeva che lo avrebbe ricostruito sulla roccia e non sulla sabbia...
    credo che in ogni adagio ci sia sempre del vero, forse il grande errore he reiteriamo nelle nostre esistenze sia il prenderci troppo sul serio, e non avere coscienza della caducità di ogni circostanza, di ogni cosa.
    due parole rovinano sempre tutto....io e mio...
    tolte queste dalle nostre giornate molto si dissolve..e quel che resta è il piacere di meravigliarsi per ogni giorno ben speso.
    Shalom.....

    RispondiElimina