domenica 17 gennaio 2016

Keep calm and love me


In questa fredda domenica mattina di gennaio, non posso fare a meno di chiedermi se ancora oggi a distanza di 5 anni da quando tutto è cominciato, ti capita per errore di pensarmi. Se mi pensi con affetto o invece con odio, o peggio ancora con indifferenza e quindi non ti passa neanche per l’anticamera del cervello di pensarmi, neanche per un nanosecondo.
A distanza di quel 25 maggio 2012 in cui mi hai spezzato il cuore ed hai infranto tutti i miei sogni, ti penso ancora con affetto perché sei stato il mio piccolo Raggio di Sole in un periodo nero in cui rischiavo di cadere di nuovo nel baratro, senza la possibilità questa volta di uscirne sano e salvo. Sei stato la speranza che anche a me potesse toccare un briciolo di Felicità e di Amore, che anch'io avessi il mio lieto fine come nelle fiabe, il mio “e vissero felici e contenti”. Sei (stato) il Grande Amore della Mia Vita, peccato che io non lo fossi della tua, peccato che tu non mi abbia capito fino in fondo e che tu non abbia capito quanto ti ho amato come amico, come compagno per costruire una vita felice insieme, un compagno di vita per dar vita alla nostra famiglia. Ti avrei reso Felice e tu non sai quante volte avrei voluto urlarti “keep calm and love me”.
Sono andato avanti, mi sono sforzato di raccogliere un’altra volta i miei pezzi e sembra che ci stia riuscendo. Mancano ancora dei pezzi, ci sono dei vuoti che non so se riuscirò un giorno a colmare, delle tessere di puzzle mancanti per sentirmi completo. Non so se riuscirò mai a trovare questi pezzi, uno dei pezzi mancanti in fondo sei tu. Quando mi succede qualcosa di così bello, qualcosa che devo assolutamente condividere con qualcuno, il primo che mi viene in mente sei tu: sei tu il primo al quale vorrei raccontarlo. Ma tu non ci sei più. Ho provato tante volte a riallacciare un rapporto di amicizia con te, ma ho sempre fallito e poi alla fine mi hai escluso dalla tua vita ed io ne ho preso atto con molto dispiacere: ho smesso di cercarti, mi sono imposto come ultimatum la mail di auguri per il tuo compleanno perché mi sembrava il mezzo meno “invasivo” con la clausola che se non mi avessi risposto avrei smesso di cercarti perché non gradivi la mia presenza nella tua vita perché forse con la mia presenza involontariamente ti ricordavo ogni giorno quello che tu dissi un giorno di me e cioè “Dovrò metterti fra i miei sensi di colpa”. 
Avrei voluto smettere di pensarti ma ho il cuore testardo e indipendente che non si sottomette alla ragione, però ti ricordo e ti penso ogni giorno con tanto affetto, amore e rispetto. A distanza di tempo rileggendo le mie ultime mail, ripensando ai miei ultimi comportamenti, capisco e comprendo bene il perché mi hai escluso dalla tua vita e non posso che darti ragione perché ho lasciato che il mio dolore mi accecasse e mi trasformasse in una bestia avvelenata e avvelenante. Se potessi cancellerei quegli ultimi miei comportamenti ignobili, avrei dovuto semplicemente dirti addio e augurarti ogni bene. Invece ti ho augurato sì ogni bene, questo è sempre stato sincero da parte mia, così come il mio affetto, ma non ho fatto altro che far leva sul mio dolore per essere “passivo-aggressivo” con te, pronto a sparare su ogni accenno di presunta o reale tua mancanza. Non mi sono mai fermato a chiedermi se mi stavo comportando bene con te, perché ero troppo impegnato a cercare delle risposte alle mie infinite domande per colpire e affondare me stesso attraverso te. Giustamente ti sei sentito l’imputato colpevole messo alla sbarra da un tribunale giudicante composto dal sottoscritto, in realtà eri solo il testimone principale dell’accusa delle mie colpe e delle mie mancanze: il vero imputato, il vero protagonista del processo ero io, io che ero allo stesso tempo imputato, pubblica accusa, difensore d’ufficio e soprattutto l’inflessibile tribunale giudicante. Quando mi hai scritto quella mail, con la quale mi hai spezzato il cuore, avrei semplicemente dovuto risponderti: “Mi dispiace averti fatto passare una notte insonne, sono felicissimo per te, un po’ meno per me ma spero che su quest’ultima cosa sarai un po’ indulgente con me. Mi spiace se ti ho dato delle preoccupazioni e se ti ho fatto sentire in colpa, ma ero sicurissimo di essere il Grande Amore della Tua Vita, ma a quanto pare mi sbagliavo. Pazienza, mi passerà! Cerca di essere paziente con me perché ho il cuore spezzato e non posso cancellare dall'oggi al domani ciò che provo per te. Scusami se per un po’ sparirò, ma ho bisogno di metabolizzare il tutto e non voglio rovinare l’amicizia e il bene che ti voglio perché non ti sei innamorato di me. Ho tante domande da farti perché ho voglia di capire cosa ho sbagliato, se ho sbagliato, ma è meglio non fartele perché ti ruberei del tempo prezioso alla tua felicità e ti trascinerei con me in un processo contro di me, dove tu saresti il testimone d’accusa contro di me, mentre io sarei il colpevole, la pubblica accusa e l’inflessibile tribunale giudicante. Il tuo ragazzo è un uomo fortunato, io lo invidio un bel po’, ma la mia è invidia sana e non cattiva. Cerca di essere Felice e non permettere a nessuno, neanche me di non esserlo. Ti abbraccio fortissimo, per sempre tuo Francesco”.
Avrei dovuto lasciarti andare così, così magari ora saresti quell'Amico al quale scriverei o chiamerei per raccontargli quando mi succede una cosa veramente bella o se avessi bisogno di un consiglio su come comportarmi in una determinata situazione, o con qualcuno che mi piace. Purtroppo il tempismo non è mai stato il mio forte e certe cose (tra cui la cosiddetta saggezza), si acquisiscono con il tempo e con l’esperienza, perché anche queste cose aiutano a crescere e a formare una persona.
Ormai non posso tornare indietro e cambiare ciò che ho sbagliato, però posso evitare di commettere gli stessi errori in futuro, se mai mi dovesse capitare ancora di innamorarmi.
Ps: l'ho scritto di getto questa mattina sul mio tumblr e quando ad un certo punto si è parzialmente cancellato mi è dispiaciuto tanto, poi fortunatamente sono riuscito a recuperarlo e ho deciso di pubblicarlo anche qui. In un primo momento volevo cambiare alcune sue parti ma non il contenuto (tipo passare dal tu al lui, cioè da seconda persona singolare a terza persona singolare), poi ho pensato che a me interessa il senso. Chi se ne frega della forma! A me interessa tenere la testimonianza del mio percorso di crescita personale e se anche il mio tumblr è nato come progetto a sé stante (Un anno per rinascere... ne è il sottotitolo, proprio perché vengo da un fine 2014 molto brutto e un 2015 di altrettanto bruttezza-pesantezza anche se con piccole cose belle) e con finalità diverse, anche se volevo tenerli separati, mi sembrava giusto riportare qui questa mio "mea culpa", ma sottolineare il punto fermo della mia crescita personale ed umana riconoscendo i miei errori. Per chi volesse dare un'occhiata al mio tumblr il link è questo qua:  http://principekamar.tumblr.com/