venerdì 31 ottobre 2014

Buon Grande Cocomero!


Quest'anno non ho scritto la letterina al Grande Cocomero o alla Grande Zucca in cui credo più di Halloween, anche perché l'oroscopo di Rob Brezsny di questa settimana mi augura di ricevere tanti doni corrispondenti a tutto il bene che ho fatto, speriamo sia tanto! Mi riferisco al bene e non ai doni (NdPK). Quindi quest'anno niente attese, visto anche l'oggettiva difficoltà di indirizzarle correttamente (vedi le inevase letterine dell'anno scorso, del 2012 e quella del 2011), in più c'è un vento freddo di tramontana che mi fa desistere nell'aspettarlo come Linus nell'orto dietro il Palazzo Reale e per ultimo, credo di non avere particolari richieste per quest'anno. Sì, insomma un po' più di serenità e di felicità non guasterebbe, un'Italia più progressista e lgbtq friendly, un bel lavoro, più soldi, più salute e perché no anche un compagno sarebbe ben gradito (ma anche quel gran gnocco di Colton Ford nelle vesti di diavoletto nel mio letto mi alletterebbe tanto!). Anche se non ricevessi tutto ciò, in parte andrebbe bene lo stesso visto che sto creando il mio equilibrio, sto facendo passi in avanti nel crearmi una vita che mi rispecchi e che mi soddisfi nonostante tutto. Certo son conscio che ho tante cose da migliorare, altre da cambiare, ma ce la sto mettendo tutta e poi sto imparando ad apprezzare anche gli errori, a farne tesoro e a sforzarmi di non ripeterli, ma allo stesso tempo mi concedo il lusso di sbagliare. In fondo anche se sbaglio non è poi la fine del mondo e non mi sembra che crolli. Il primo anno di università è andato molto bene, tant'è che sono riuscito addirittura a terminare tutti gli esami a luglio, senza dover ricorrere alla sessione di settembre e senza ritardo, per la prima volta in vita mia, in più al momento la media è più che soddisfacente anche se credo purtroppo si abbasserà un po' a causa di alcuni esami ostici del secondo, ma io ce la metterò tutta per fare del mio meglio. Al momento detesto quest'orario pieno di buchi che non mi permette di studiare come vorrei, poi il fatto che il motore di ricerca della biblioteca sia in tilt da agosto non mi aiuta. Apro una parentesi: proprio nel caso in cui il catalogo online tiri le cuoia, la classificazione Dewey è una cagata pazzesca perché non ti permette di trovare i libri sugli scaffali, soprattutto perché nella mia biblioteca, frutto di somme di fondi e di collezioni di diverse biblioteche, è stata usata in maniera molto discutibile. Ne consegue che se non sai la collocazione di un libro, la vecchia ricerca manuale, ossia scaffale per scaffale, risulta molto infruttuosa e ti ritrovi libri che dovrebbero essere in un determinato scaffale perché afferenti ad una determinata categoria da tutt'altra parte, cosa che magari l'utilizzo di una catalogazione per autori in ordine alfabetico avrebbe in parte attutito i disagi.
Ritornando al discorso principale e ricollegandomi al post precedente, ho bisogno un po' di nuove energie e per questo ho deciso di osare di più, anche per mettermi maggiormente in gioco e per cercare di scavalcare i miei limiti. Ancora sono in fase di rodaggio, ma spero per il meglio perché mi sto impegnando per dare il massimo e far funzionare tutto. Certo dovrei anche migliorare la mia scarsa vita sociale, ma per farlo dovrei aumentare ulteriormente la mia autostima e cercare di essere meno timido e di avere più sicurezza. Insomma è tutto collegato e poi c'è tanto su cui lavorare, ma per oggi mi godo il meritato riposo e ne approfitto per ricaricare le batterie ed augurarvi un:

 Buon Grande Cocomero a tutti e/o un buon Halloween! 


lunedì 27 ottobre 2014

Bisogna osare di più


«Fra', devi osare di più...», mi lasci così, con queste tue parole, mentre chiudo la portiera della tua auto ed io ritorno sui miei passi. Non posso fare a meno di pensarci. C'è questa frase che mi rimbomba nella testa. Osare o non osare? Questo è il problema! Intanto il tempo passa ed io mi muovo troppo piano, sembro quasi immobile. Cerco di ricordare quando è stata l'ultima volta che ho osato, quando per l'ultima volta ho lasciato la mia zona sicura e mi sono buttato nell'ignoto osando. Un dubbio si insinua in me: ho mai osato? La mia risposta è un semplice ma veritiero NI, un mix tra no e sì: perché quando ho osato consciamente e/o inconsciamente avevo il mio paracadute di sicurezza e volente o nolente non credo di essere andato fino in fondo, vagliando ogni possibilità. E se fosse questa la chiave per superare questa "impasse"? Osare, mettere da parte il buon senso che mi ha accompagnato in quest'ultimo anno e concedermi, perché no, il lusso di sognare ad occhi aperti, di sperimentare, di scoprire e riscoprire, di scoprimi e riscoprirmi. La razionalità e il buon senso non devono per forza eliminare l'irrazionale bellezza del sognare, del fantasticare ad occhi aperti, ma possono coesistere in armonia, basta esserne consapevoli e tenerli in equilibrio. Ecco, dall'osare posso trarre nuove energie per affrontare al meglio questo viaggio che ho intrapreso un anno fa, con nuovi compagni di viaggio, ma soprattutto con questo brivido di incoscienza-follia che dovrebbe accompagnarmi ogni giorno e spingermi a superare i miei limiti per essere una persona e un maestro migliore. 


Eugen Doga (Gramophone - Album: Cascade of Dreams - Anno: 2012)